Settembre il tempo di Mabon



Settembre

Nel mese del Passaggio

nel difficile varco fra i mondi

l'augurio di custodire

mentre il buio avanza

la memoria della luce ...”

R. Carotti



Con Settembre arriva l'Equinozio d'Autunno, Mabon1, la prima delle Festività del semestre oscuro. Dopo aver sacrificato la propria essenza vitale alla Madre Terra, il Dio si trova ora alle soglie degli Inferi diventando il simbolo del passaggio dalla vita alla morte.

Sacrificandosi in lei, egli impregna il suo grembo della propria essenza e si trattiene dentro di lei come promessa, poiché egli è la vita.


Nell'antica tradizione, durante questo periodo di "incubazione" il Dio viene chiamato Mabon - figlio della Madre - dall'autunno sino alla Dodicesima Notte, ovvero il 6 di Gennaio.


La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme.

In questo senso, Mabon è il principio maschile fertilizzante intimamente legato alla Grande Madre Modron (dea della Terra) e con essa genera la vita e la prosperità.


1Mabon ( " Grande Figlio " ) è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Mabon fu rapito dalla madre, Modron ( Grande Madre ), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù ( altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un aquila ed un salmone ). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron -- il suo grembo. Grazie a ciò egli può rinascere.


Mabon è la festività dell'equinozio, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi; è un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente dà inizio all'autunno (dal 23 Settembre inizia il segno della Bilancia, e per i nati sotto questo segno si dice che siano persone predisposte all'equilibrio ed alla giustizia).

Mabon inoltre è celebrato alla fine del periodo più faticoso dell'anno in cui viene effettuato il secondo raccolto.

Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell'arrivo dei mesi freddi.

Molte specie migratorie - come le rondini - avviano il loro lungo viaggio verso sud.

Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà.

E' tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l'anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto.

In occasione di questo periodo e dell'aratura dei campi erano effettuati un gran numero di riti locali e regionali con il comune denominatore del ringraziamento e della supplice preghiera di mitezza per la difficile stagione in arrivo.

Il periodo dell'equinozio d'autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce alter-ego di Lucifero.

Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano.

Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti.

Il processo della fermentazione delle uve avveniva con procedure che un tempo venivano accompagnate da rituali ben specifici ed era visto come simbolo della trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, nel buio dei santuari sotterranei. Il vino matura al buio prima di essere riportato alla luce per essere gustato e lasciare che il suo aroma racconti qualcosa all'anima di chi lo sta gustando purché questi vi si accosti con la giusta dimensione interiore.

Mabon, quindi, va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza.

E' tempo di volgersi all'interiorità: nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte.


Il tema di Mabon è bilanciare le polarità, quindi il suggerimento è di fare qualcosa che riguardi l'equilibrio nella vostra vita. Gli elementi maschili e femminili della vostra personalità hanno bisogno di uguale rispetto ed espressione. La notte di Mabon, quando le ore di luce e le ore di oscurità sono equivalenti, è una notte per onorare l'equilibrio della Dea e del Dio e l'armonia della materia e dello spirito, celebrando non solo la vita spirituale del mondo prossimo, ma anche la fisica di questo mondo. Dal punto di vista nutrizionale, è un tempo per ritornare al rispetto del cibo ed a come alimentiamo il nostro corpo fisico, è un tempo per ritornare quindi ad un'alimentazione più parca e più legata ai suoi ritmi dopo le leggerezze dell'estate.

È anche tempo per fermarsi a riflettere, rilassarsi e apprezzare i frutti dei propri personali raccolti, per poi ricominciare a seminare più il là nella stagione e mettere a dimora i nuovi semi che erano il frutto del vecchio raccolto e quindi pensare a nuovi progetti. E' il tempo di assaporare ciò che abbiamo maturato fin qua.

È un periodo per porre fine ai vecchi progetti che non hanno portato fortuna, o che sentiamo ormai non favorevoli, e prepararsi al periodo dell'anno in cui è bene esplorare la propria interiorità. Da metà Settembre, infatti, vengono arati i campi che erano stati concimati subito dopo il raccolto di Giugno, perché la terra destinata al frumento deve essere pronta per i primi di novembre. Ogni aratura è da ritenersi una ripulitura della terra dagli agenti infestanti ed un arricchimento in azoto ed ossigeno. Il gelo poi frantumando la zolla, la rende polverosa e la depura dagli insetti.

Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in sé stessi.

Mabon è considerato tempo dei misteri. Possiamo predisporre il nostro personale rituale per ringraziare Mabon e gli elementi della Terra: Terra, Aria, Fuoco e Acqua ed auspicare il ritorno dell'abbondanza o chiedere aiuto per i progetti nuovi ed i nuovi semi che verranno. Nel banchetto che prepareremo con i frutti della Grande Madre Terra avremo cura di lasciarne una parte per le sue creature: tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, verrà portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso di Lei che ci ha elargito i suoi doni. Se ringrazieremo saremo pronti a ricevere nuovamente ma prima è necessario che passiamo un momento di raccoglimento in noi stessi.


Durante il rituale si possono invocare gli elementi singolarmente e riconoscerli, ringraziandoli, per le loro influenze benefiche.

Salutateli innalzando il calice per ognuno di essi:


Alla Terra: per la stabilità, per l'aiuto nel mantenere la casa, la salute, il lavoro ed il benessere

All'Aria: per l'ispirazione che aiuta nella conoscenza e nella comprensione

Al Fuoco: per l'energia che aiuta a sostenere la spinta evolutiva da cui possiamo trarre beneficio per portare a termine i nostri progetti

All'Acqua: per lo scorrere gentile che aiuta a mantenere la calma e l'equilibrio emotivo nei rapporti.“


E' bene concedersi in questo periodo esercizi di rilassamento e meditazione, spazi di silenzio, ed ancora momenti di riposo, e ritornare ai ritmi quotidiani con i tempi dettati dal nostro corpo e dal nostro sapere superiore.

L'equinozio d'autunno è il periodo ideale per passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.

Buon Settembre e buon Equinozio d'Autunno!


Finisce il gran caldo


L'aria si fa più dolce e nei lunghi tramonti tutta

a pecorelle.

Le montagne intorno hanno una chiarezza di cristallo.

Sembra che il tempo torni indietro a primavera

e settembre somiglia ad aprile.

L'aria stessa sembra color di miele

Poesia di F. Lanza


Testo liberamente ispirato da un articolo de: www.ilcerchiodellaluna.it

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