Acqua e sassi di Roma

Non c'è nulla di originale se non la riproduzione in acquarello di una foto che mi colpì. Eravamo in un vecchissimo bar nel centro di Roma, vicino a Piazza campo dei fiori. Entrammo più che altro per la curiosità del locale in perfetto stile anni '50 (o meno) e rimasto rigorosamente tale: la vecchia macchina per il caffè, il lavandino di marmo bianco consumato e macchiato da troppi sciacqui di tazzine, i tavolini e mobili ormai molto più che vintage...

In una parete un poster con questa foto che mi colpi. Chiesi il permesso di fotografare, feci la foto ma la signora Cesira (la chiamo così ma non so se è il suo vero nome) si arrabbiò tantissimo perchè non aveva capito che volevo fotografare il poster, pensava che volessi fotografare il locale, e assolutamente non voleva, ed immagino anche perchè.

Quindi questo acquerello è frutto di un furto, ma un furto per amore.

Roma, di acqua e sassi...

"A volte sono i dettagli, a volte sono angolature diverse dalle quali guardiamo,
a volte è la distanza, a volte invece lo sguardo sovrappone immagini che solo all'apparenza sembrano simili...nella vita è così...un costruire giorno dopo giorno... un disegno più grande"
V.

 

In questo acquarello ho voluto sovrapporre intrecciare e vedere da angolazioni insolite 3 fontane di Roma: la Fontana di Trilussa (con sullo sfondo la Fontana dell'Acqua Paola, sua sorella) vista dal mitico Ponte Sisto, la Fontana dei 4 Fiumi a Piazza Navona e la Fontana di Trevi.

 

La realtà forse non esiste o forse va scoperta nell'insolito.

Il luogo del tempo a Roma

"C'è sempre un raggio di sole pronto ad illuminare l'"ombra".
C'è sempre acqua a lavare via un po' di amarezza.
Sono solo "Pietre".
Dal basso voglio guardare, di sbieco, nascosta dietro ad un pensiero nuovo, senza paura."
V.

 

Mi attraggono i contrasti tra luce ed ombra, mi risuonano dentro come qualcosa che mi appartiene da sempre e direi che "ci" appartiene. Non può esistere la luce, non si può godere dell'estasi che la luce procura se prima non si è sperimentata l'ombra, se prima non si sono sperimentati i tormenti e lo smarrimento dell'ombra, di quel senso di inconcludenza che a volte ci prende senza sapere perché. Si osserva il nostro stare, da un'angolazione diversa, dal basso anche, perché dal basso a volte si vede meglio.

Chiesa di Santa Vittoria - Monteleone - Rieti

Silenzio aria fina, odore di erba e terra e matita e pennello se la godono. Questo lo stato d'animo con il quale ho dipinto questo affastellarsi di scorci e dettagli di questo luogo incantato nella dolce Sabina.

Lasciar andare...

Luce

La sensazione di stare nel buio ma di vedere la luce, di vedere la possibilità di qualcosa d'altro, di poter stare e di poter uscire fare un passo...ma ora no, ora sto ed osservo la potenzialità della luce...

Chiesa di Santa Martina e Luca ai Fori Imperiali - Roma

Cupola di Sant'Ivo alla Sapienza

Sant'Ivo alla Sapienza è una chiesa di Roma, situata nel rione di Sant'Eustachio, realizzata nella seconda metà del XVII secolo (tra il 1642 e il 1660) dall' architetto ticinese Francesco Borromini.

Per i suoi valori artistici, tecnici e simbolici, l'edificio è considerato come uno dei capolavori dell'architetto, del Barocco e della storia dell'architettura in generale. (Fonte Wikipedia)

Quante volte l'ho ammirata! La si vede quasi all'improvviso appena si accede alla piazza di Sant'Eustachio. Si erge sulla destra imponente e maestosa, con le sue volute a spirale leggere e delicate come i merletti che decorano un'enorme torta nuziale. Quante volte mi son detta: prima o poi ci conosceremo da vicino e ti dipingerò. Ed il desiderio in parte è stato soddisfatto.  

 

Rosita

Quando le parole
"Poi, quando ascolto il silenzio,
quando mi ascolto - spesso accade di notte-
a volte è come si aprisse una diga da dentro.
Improvviso, irrefrenabile,...
il bisogno di scrivere vince il sonno,
fiumi di parole fluiscono senza freno né pudore,
chiedono che io le afferri veloce,
quasi mi fanno violenza,
come per dire
vogliamo uscire da te,
vogliamo volare."
Tina Emiliani - da "Gli occhi della meraviglia" . Ed. Pagine

 

L'acquarello è liberamente ispirato dall'omonima opera di Domenico Guerello in copertina del libro (1925 -Collezione privata, Genova)

Gattino

L'acquarello non finirà mai di stupirmi...giocavo con il nuovo blu appena comprato, mi è venuto in mente lui e la mano è andata per conto suo senza pensarci...

Fiori

Si mi piace anche dipingere fiori, ed eccone alcuni...

Tempio di Apollo Sosiano al Portico di Ottavia

Queste 3 colonne, superstiti di un colossale tempio dedicato al dio Apollo, e questo "montarozzo" di 4 sassi impilati penso di averli disegnati e dipinti più di una decina di volte, utilizzando tutte le tecniche di disegno e di acquerello.

 

Detto ciò, il Portico di Ottavia ed il Tempio di Apollo Sosiano sono stati il late-motive di un bellissimo percorso di acquarello chiamato "Sketch Urbano - Roma Antica" che mi ha preso la fine del 2012 e tutta la metà del 2013. Questa è una versione mentre qui sotto ne metto un'altra (un'altra delle tante). I colori sono un eufemismo, e la non aderenza completa alla realtà è una libertà che mi piace prendermi ogni tanto...anche nella vita.

Il Bacio

Questo quadro mi fu commissionato dalla mia cara sorella.

Ammetto che quando lo finii mi prese come una sorta di emozione viscerale. Le imperfezioni della mia mano, ancora incerta, erano emozione per me, e fu come se quel colore si fosse sparso da solo sulla carta ruvida ed il disegno di questi due giovani amanti fosse venuto da solo.

Ho scomodato Botticelli, e chiedo venia, ma mi sono emozionata grazie a lui.

Senza titolo

Feci questo acquarello per la cara amica Roberta.

Lo scelsi tra molte immagini perchè mi colpì l'intimità dei soggetti, reali o irreali che siano. Fu il primo di una serie di gatti che disegnai e colorai. E' imperfetto, ma la vita è anch'essa imperfetta, ed è in quell'imperfezione che noi possiamo sperimentare noi stessi e godere di noi stessi.

Osservando l'Area Sacra di Largo Argentina

Feci 2 versioni di questo gatto sornione (una per la cara real sister, ed una per la non real sister, e questa è la prima delle 2). Lui, il protagonista, osserva indifferente l'Area Sacra di Largo Argentina.

Dietro di lui, in fondo, la leggenda narra esserci il luogo nel quale è stato ucciso Giulio Cesare e che fece del 15 marzo il giorno più infausto per i romani. In tutto ciò lo sguardo di questo gattone trasmette invece un'emozione di pace e distacco alla quale forse aspiro anch'io. Rimane la solennità della storia, inscrivibile ed implacabile, così per come è stata e per come lo sono le nostre.

Portico coperto di Ostia antica

Fu come una vertigine disegnare questo scorcio di Ostia antica. Usai la penna china, non la matita, nessuna possibilità di cancellare un eventuale errore, mentre la complessità degli archi sovrapposti mi creava una certa ansia perchè non ero sicura che sarei riuscita a non fare errori. Infatti ne feci ma infine il risultato mi emozionò. Proseguii passo passo, indugiando con attenzione nello spazio e quando finii ero dentro quello spazio ansiosa di percorrerlo con la mente per scoprire cosa c'era infondo oltre la luce.

 

Disegnare con la penna è come usare le parole: quando sono dette sono dette e non si possono cancellare, quindi vanno pensate, meditate con attenzione, fatte risuonare dentro. Quando poi le consegnamo alle persone, come consegnamo una linea ad un foglio di carta, ci possono sembrare a volte imperfette, goffe, non chiare, ma se esse arrivano da un sentire di pace e di umiltà rappresenteranno la nostra umanità, il nostro sentire sincero e autentico, e quello sarà il loro marchio, indelebile nell'anima di chi le accoglie.

Francesco torna dalla guerra


...ti fermi un istante e tutto sembra finito, perduto

ecco

in quel momento nulla ha più il senso che aveva prima,

il potere su di te che aveva prima

eppure...

eppure no

...tutto comincia da lì

 

Questa statua si trova di fronte alla Basilica di San Francesco ad Assisi, e rappresenta Francesco che torna dalla sua ultima battaglia. Non ha più il mantello perchè lo ha appena regalato ad un lebbroso incontrato sulla strada di ritorno. Quell'incontro è stato il momento di svolta per lui: Francesco morirà a quella sua vita a quell'essere nel mondo che non lo rappresentano più, e rinascerà illuminato dalla Grazia. Francesco da quel momento donerà al mondo la sua Luce la sua Pace ed il suo essere "immensamente niente".

....raggio di luce sul rosso pelo

Acquarello liberamente tratto da una foto di Roberta.

Il disegno è abbastanza fedele, sì lui è proprio cicciotto e direi deciso nei suoi intenti. Siamo stati ad osservarlo per un pò, e si potrebbe dire che è un capo gruppo: a lui non si avvicinavano troppo, a lui la cotenna di prosciutto più grossa, a lui il posto più al sole...

...segni

Avevo voglia di dare luce a quel che stavo per fare.

Ho dipinto con acquarelli buffi, che hanno una testure perlata o glitterata molto fine, cercati a lungo, e con colori assurdi ma il loro effetto è stato davvero bello.

...poi ho celebrato il non attaccamento all'opera e l'idea che siamo parte di un disegno più grande...

...Nel dorso di ciascuno una citazione presa a caso tra libri e gli autori che amo di più.

Le foglie del pacchetto sono foglie di alberi del mio quartiere qui a Roma...è stato bello scoprire che ogni via ha alberi diversi con foglie diverse. E' stato bello osservare a terra le foglie e sceglierle o farsi scegliere da loro. E' stato bello scoprire la natura, seppur costretta e coriacea, proprio qui nel centro di questa città. E' stato bello poi metterle sotto pile di libri per stendersi e per cominciare a prendere confidenza con l'oggetto che avrebbero custodito.

Ho condiviso ed ho ricevuto.

Domus fontis...

Ho scoperto che mi piace dipingere vecchie fontane, qui c'è un esempio ma ne ho anche altri più o meno riusciti.

Mi son chiesta perché, così per gioco...e mi è venuto naturale pensare all'acqua che sgorga, all'acqua che scorre e va e che prima passa attraverso rocce che sono state trasformate in simboli misteriosi, visi più o meno antropomorfi o animali fantastici, il che mi ha suggerito che quell'acqua si porta con sé un'esperienza un po' particolare, e cioè l'essere passata attraverso un pezzo di arte e l'aver vissuto quell'esperienza! Ciò la rende un'acqua un po' speciale, pur restando elemento che scorre, canta e disseta...


Questa fontana si trova di fronte alla casa di Francesco e Giuliana, due amici e molto più che amici.