Ri-nascere di Maggio

Il mese di Maggio risveglia più di ogni altro il senso della natura che rinasce a se stessa. E' vero che le gemme si vedono già da febbraio ma il vero tripudio della potenza della rinascita primaverile nei profumi e nei fiori è a Maggio.

Questo è uno dei motivi per i quali ho pensato di dedicare questo editoriale ad un concetto così ampio e profondo che abbraccia molti aspetti della nostra esistenza: “nascere e rinascere”.

Come donne abbiamo il compito biologico di “dare alla luce”, di illuminare dando alla luce un nuovo essere, “facendo nascere” facendo incarnare un'anima. Un mistero immenso di cui solo noi donne siamo custodi.

Ma come esseri umani (donne e uomini) cosa significa rinascere?

Mi sono chiesta cosa significhi questo nella vita di tutti i giorni e in senso più largo nella nostra esistenza.

Siamo capaci di rinascere a noi stessi? E cosa significa davvero: rinascere a se stessi? Cosa significa rinascere?


Ho preso a prestito il titolo di un bellissimo romanzo biografico scritto dal Prof. Mario Papadia (psicoterapeuta e counselor di Roma) “Ricordati di rinascere” - Armando Editore, nel quale lui si narra e narra tra le sue vicende esistenziali, le esperienze e le volte nelle quali ha sperimentato o volutamente stimolato la rinascita a se stesso ma solo alla fine del racconto parlerà di quell'unica volta nella quale si è sentiro rinascere e fu in un momento ben preciso. Si trovava nella Liberty Island di New York, isola nella quale si trova la statua della Libertà, quando una gabbiana volandogli sulla testa gli ruba la colazione. La gabbiana è animale di fantasia e di scienza assieme, basti pensare alla metafora del Gabbiano Jonathan Livingston e scrive : “Ho avuto bisogno di un'intera città, la prima città del mondo, per uscire dallo stato d'animo in cui mi trovavo. Mi sono abbandonato ad un paradosso. Avevo sempre cercato me stesso nell'interno del mio cuore fino al punto di partorire con il travaglio del cuore. Invece ora mi sono immerso in un mondo complesso attraverso il rumore e il pulsare di molteplici segnali che affermano la libertà della coscienza, il non porsi confini, la fiducia nelle possibilità creative dello slancio vitale. Ho rovesciato la mia logica. Invece di partorire con il cuore, seguendo l'antica maledizione di partorire con dolore, ho fatto sì che il cuore fosse partorito dal battito di tante ali e in loro si sciogliesse.”

Siamo capaci di rovesciare la nostra logica? Di immaginare una nuova pagina della nostra esistenza partendo dalla levità di un battito d'ali piuttosto che dalla pesantezza e chiusura della paura e del timore del nuovo?

A chi è capitato nella vita di ricominciare daccapo, di lasciare qualcosa per iniziare una cosa nuova. Di abbandonare un progetto ed iniziarne uno nuovo? Di chiudere con una relazione (amicale o amorosa) e di sentirsi come rinascere? Come vi risuona il termine “rinascere” in questi casi? Strano per lo più, se non assurdo, solo in qualche caso giusto e appropriato, vero?

Eppure la sensazione di nuovo inizio, di pagina bianca metaforica della vita tutta da scrivere e da colorare, la pagina dopo aver voltato pagina è l'immagine del “ri-nascere”.

E allora vi chiedo di fermarvi un istante a riflettere e ricordare un momento nel quale vi siete sentiti come rinati.


Prendete un pezzo di carta ed una matita e mentre pensate a quei momenti cominciate a tracciare delle linee ad occhi chiusi, lasciando libera la mano. Aprite gli occhi ed osservate ciò che risulta. Guardate com'è, che cosa vi trasmette ancora. Lo potete completare a questo punto, e se avete dei colori a disposizione fate uscire da questo disegno una sagoma o qualcosa che abbia un senso per voi. Poi lasciando liberi i pensieri di fluire scrivete una frase che racconti quella volta che:

“Per me rinascere è stato....”


Buona rinascita a tutti!

Viviana

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