I passi...

Via Apuleia.

Passo deciso ma quel lento che basta per sentire la terra sotto i piedi.

Aria appena fredda che taglia un po' il viso. Ero immersa nei pensieri e nell'incontro che stavo per fare.

La mia cara amica sta male, un male che l'accompagna da mesi, ora appena più forte, ed io sto andando da lei per condividere quel male e per condividere qualche abbraccio e qualche bacio.

All'angolo con via Sibari attraverso per andare dall'altro lato della strada, strisce e sempre lo stesso passo e sempre io e i miei pensieri.


Ad un tratto sento dietro di me un rumore di frenata, improvviso. Una macchina, sbucata all'improvviso.

L'impatto è fortissimo.

Mi sento in un istante sbalzata in aria ed in una sorta di incubo.

Ricado a terra. Non so come sto...sono ancora viva, forse...ma non riesco a muovermi, un dolore fortissimo alla schiena e alle gambe.

In quell'istante i pensieri si fanno più veloci:

“Ecco, la mia vita da adesso non sarà mai più la stessa, tutto è perso”

“Come vorrei ritornare a pochi secondi fa, prima di tutto questo”, “Nooooo, Dio ti prego Noooo”.

 

Fu un istante, e mi ritrovai sorpresa a camminare in via Sibari. Sorpresa nel vedere quanto sia bella la luce del sole, il colore delle cose, quel silenzio che si cela dietro ogni immagine che passa e che ci lascia qualcosa dentro mentre sentivo allargarmi nel petto come un'immensa gratitudine. La vita poteva cambiare in un istante ma in quell'istante io ero la stessa, sana e salva e stavo andando verso la casa della mia cara amica. Tutto era solo un istante immaginario.


Quante volte abbiamo pensato ad una cosa così? Quante volte camminiamo senza essere consapevoli del miracolo, dell'incanto e della meraviglia che si cela nell'essere vivi “ADESSO”.


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